Violenza di genere: “Basta retorica! Impariamo ad essere più responsabili tutti!”

Sul contestatissimo vademecum cividalese, pietra dello scandalo in queste settimane nel Friuli Venezia Giulia, ecco l'intervento "riequilibratore" del leader di Fogolâr Politic, prof. Travain: "La nostra società è allo sbando: dobbiamo darci una regolata!".
"Concittadine e concittadini del Friuli Venezia Giulia ma non soltanto, a nome di Fogolâr Politic, ultratrentennale movimento civico anche di riflessione fuori dagli schemi di certo insopportabile, saccente talvolta, 'politically correct', ritengo di manifestare una posizione di doveroso equilibrio di fronte alla vicenda, certamente grave, che pare accedere oggi la politica non solo locale: ossia il fatto di questo volantino pseudo-educativo contro la violenza sulle donne, parto del Comune di Cividale insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, distribuito nelle scuole, volantino colpevole di confondere vittima e carnefice, tra l'altro veramente molto goffo, molto inadeguato, molto sprovveduto, con consigli alle donne di non ammiccare, di castigare l'abbigliamento... Insomma, si è gridato al Medioevo! Maggioranza di centro-destra spaccata. L'assessore esautorato. Non ne parliamo delle opposizioni, naturalmente: incredule di fronte a un regalo politico simile, pronte a suonare la grancassa, a stracciarsi le vesti... Tutto giusto: indignazione legittima! Ecco, un richiamo, però, ad una responsabilità diffusa, che non significa, appunto, confondere le vittime con i carnefici, ma semplicemente appellarsi ad una civiltà delle relazioni, che non è affatto Medioevo, sarebbe la cosa forse più opportuna. L'alternativa non sarà certo il diritto assoluto di una parte e il dovere cieco dell'altra. Insomma: 'Viodìn di morestâsi!'. Diamoci una regolata! L'unico dovere è quello di convivere civilmente in una società degna di rispetto ... E questo vale per tutti. E la nostra è una società che ha frainteso e fraintende comodamente ogni giorno - e mettiamoci dentro tutti: chi più, chi meno! - i concetti di rispetto e di libertà. L'affermazione dell'individuo sulla collettività non è cosa migliore della passata e tanto esecrata imposizione della collettività sull'individuo. 'Il mio diritto', 'Io ho diritto'. C'è 'Io': non c'è mai un 'noi'. Invece esistono anche gli altri. Esistono delle relazioni. Esiste uno stare in società e questo ci richiama, ci obbliga anche, a delle forme di comportamento che non sono una limitazione della nostra libertà ma si tratta semplicemente di saper stare con gli altri. E questo non è diretto alle donne che sono minacciate dagli uomini o il contrario: questo è diretto a tutti. La nostra è una società che non sa stare in società, perché si è tolta da sola qualunque base di regola. Non esistono le regole: esistono solo i diritti! Non esistono i doveri: esistono solo i diritti! E chiaramente in questo modo non si va da nessuna parte. Un saluto da Fogolâr Politic!". Placido ma perentorio, il coordinatore di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" prof. Alberto Travain si è ufficialmente espresso, con un messaggio online, il 20 gennaio 2023, in merito al caso del mal impostato vademecum cividalese contro la violenza di genere, indirizzato agli studenti, che ha provocato levate di scudi e fiere condanne nel migliore stile del più scontato ed esagitato rivendicazionismo femminista. "Smettiamola di fare retorica in una società allo sbando, senza cognizione cella minima responsabilità individuale. No! Non siamo d'accordo! Non siamo per nulla d'accordo sul fatto che ognuno sia libero in tutto e per tutto: anche d'imporre agli altri il proprio capriccio nei comportamenti e nell'abbigliamento! Non siamo d'accordo! Questa non è libertà: è inciviltà! Questo non legittima la violenza di genere, non autorizza le passioni a prevalere sulla 'ratio'. È questa comunque che deve imperare. E della 'ratio' fa parte anche la saggezza, per quanto possibile, di evitare incontri e situazioni evitabili! Guardiamoci attorno ogni giorno e facciamolo non con gli occhi di chi non vuol vedere e con la mente di chi non vuol capire! Guardiamo a certe povere disgraziate di figlie e anche a certi figli, orfani davvero del buon esempio dato da genitori che non di rado sono infinitamente peggio di loro in termini di sfrontatezza o di mal interpretata libertà! Le vediamo o no queste madri e figlie come vanno in giro, che cosa dicono e cosa fanno? E lo stesso dicasi di padri e figli - quando si vedono - di cosa parlano, di quali eccelsi valori discorrono, quali grandi insegnamenti davvero si tramandano? Andiamo: 'Viodìn dabon di morestâsi!'".