“Un piês di chel altri!”: Fogolâr Politic si appella a Udine al voto di coscienza
Dopo incontro funesto con il candidato prof. De Toni, il movimento fogolarista udinese guidato dal prof. Travain si dichiara ufficialmente equidistante dai due sfidanti al ballottaggio comunale del 16 e del 17 aprile 2023: "Non potremo chiedere agli elettori di Udine un voto per la scortesia!". Pubblicata la bozza del patto proposto all'aspirante sindaco di centrosinistra, presto ritirata.
"Chiarissimo, dopo l'infausto incontro di ieri sera presso il ristorante Al Gelso, presenti Lei, la prof.ssa Capria D'Aronco, il dott. Marchiol ed il sottoscritto, si ritiene inopportuno ogni procedere… Auguri rinnovati ed urbana cordialità". Con laconica e-mail al mattino di Pasqua, il 9 aprile 2023, il coordinatore dell'ultratrentennale movimento civista Fogolâr Civic / Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", prof. Alberto Travain, ha sospeso, in vista del ballottaggio municipale, ogni trattativa con il candidato Sindaco di Udine prof. Alberto Felice De Toni. Questo all'indomani dell'incontro interlocutorio, avvenuto la sera prima, in corte Tritonio, nel borgo Poscolle, presenti, oltre ai summenzionati, anche il dott. Ivano Marchiol, candidato Sindaco fogolarista al primo turno, e la prof.ssa Renata Capria D'Aronco, commissaria direttiva di Fogolâr Politic. "Un incontro davvero infelice. Il candidato De Toni ha definito 'diktat' la bozza di patto propostagli dai fogolaristi, trasecolando incredibilmente per il fatto stesso di voler mettere nero su bianco un accordo politico da affidarsi, invece, a suo dire, a fiducia reciproca": così Travain ricordando il fatto. "Un interlocutore – ha commentato il tribuno civista udinese – che non conosce la realtà con la quale s'interfaccia ma rivendica spudoratamente, rispetto a questa, una propria maggiore profondità di vedute, anche su tematiche peculiari della suddetta, quali identità e partecipazione in ambito locale, non può affatto pretendere d'ispirare fiducia. Il tempo dei patti su stretta di mano è morto e sepolto non senza motivo! Se questa, poi, fosse diplomazia, allora, io, per contro, sarei sorta di Metternich o Talleyrand! Effettivamente, in materia identitaria e partecipativa, cognizioni e intenti del candidato sono parsi alquanto incerti e stantii nel riferimento ad un quadro udinese, espressione carente anche di un'autocoscienza cittadina forte da cui procedere, in seconda battuta, nel recupero o nella reinvenzione di un ruolo di Udine sul territorio!". Il 13 aprile 2023, il coordinatore fogolarista ha diffuso online un appello bilingue, in italiano e friulano, esplicitamente invitante al voto di coscienza in occasione del ballottaggio municipale del 16 e 17 prossimi, pur rinnovando la stima a Marchiol, schierato con De Toni: "Non ci assumeremo la responsabilità di contribuire ad affidare la città ad un personaggio che, per lo meno sul piano diplomatico, gareggia al peggio con l'uscente sindaco Fontanini. 'Un piês di chel altri!'". In calce, si pubblica la bozza del patto proposto da Fogolâr Politic al candidato sindaco prof. De Toni, presto ritirato.
Ritrovando nel manifesto generale di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" del 9 dicembre 2022 il sogno affratellante di "una Udine paradigma civico del Friuli, 'Atene' regionale; laica e democratica erede del mito metropolitano anche internazionale di Madre Aquileia e 'federazione' identitaria di Quartieri, borghi e frazioni, nel solco delle sue migliori tradizioni inclusive e partecipative di cittadinanza ed autogoverno, sublimate da insuperati istituti di democrazia sostanziale diretta come l'Arengo popolare, riproposto oggi dal nostro civismo";
IDENTITÀ RADIALE
Convergendo sul punto a.3 del documento programmatico "Europa Aquileiensis" dell'8 maggio 2018 ("programmare e sviluppare per gradi un pluriennale processo di ricognizione, coscientizzazione ed infine autodeterminazione identitaria delle possibili articolazioni territoriali del Comune di Udine, processo teso a un'attualizzazione partecipata del tessuto comunitario storico d'ambito udinese, iniziativa da realizzarsi attraverso varie iniziative d'ascolto ed informazione culturale, sino a consultazione referendaria in ordine ai quadri elettivi odierni d'appartenenza rionale/frazionale, da supportarsi anche con confacente segnaletica toponomastica e recuperabili, in seguito, ai fini di un'auspicata rivisitazione di una qualche forma di ordinamento circoscrizionale, possibilmente recuperante, in via privilegiata, la tipologia dello schema radiale degli originari 'quintieri' politico-militari della Udine dei Patriarchi, integranti spicchi di città e suburbio");
Rimembrata, a tale proposito, delibera ordinamentale del succitato Arengo udinese arengumutini290915.1.1.1.1 del 29 settembre 2015, adottante, a scopi assembleari, una "rinnovata suddivisione di Udine 'per quinterios' (Quintieri / Cuintîrs) ovvero in circoscrizioni aggreganti quartieri centrali e periferici tradizionalmente riferite al tempo del patriarca aquileiese Bertrando di Saint Geniès (sec. XIV), sommariamente ispirata a storiche ripartizioni civili ed ecclesiastiche cittadine", delibera integrata anche da specifica terminazione territoriale;
Ricordato come, in Età contemporanea, detti "quintieri", intesi quali ambiti di presidio civista, rimontino alla breve esperienza del sodalizio Union Furlans di Udin del 1993, tappa della vicenda del fogolarismo civile udinese, anticipati soltanto da omonime compagini ludico-agonistiche nel quadro della Quintana di Udine del 1962 e variamente ripresi e rivisitati poi dal movimento Academie dal Friûl - Fogolâr Civic che ne trasferì, nel 2015, nozione all'Arengo autorifondato;
PARTECIPAZIONE ARTICOLATA
Ripensando all'istanza 1 "Democrazia partecipativa: rifondare l'Arengo cinquecento anni dopo la sua abolizione" nel capitolato comunale udinese "Fogolâr Civic" del 7 aprile 2013, sottoposto allora ai candidati Sindaco, istanza indirizzata a "sviluppare periodiche pratiche di partecipazione civica collegiale autodeterminata, propositiva e deliberativa quantunque giuridicamente non vincolante, da integrarsi nell'ordinamento municipale, 'tant a dî tornâ a vê une ponte di ce che al jere il Renc citadin pastanât dal Patriarcje Beltram e abulît cinccent agns indaûr'";
Ricordando anche la delibera popolare dell'Arengo udinese arengumutini290916.11.1.1 "Esortazione in ordine alla promozione di autonomie civiche articolate e partecipate" del 29 settembre 2016 ("Assumendo l'orizzonte partecipativo come supremo indirizzo da perseguire in democrazia quando dominato da proficui e positivi scopi e registrando varia e diffusa istanza in tale direzione procedente dalla società civile e prospettante nuovi patti urbani centrati su protagonismo e buone pratiche di cittadinanza, titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale di peculiari tradizioni civiche di articolazione e partecipazione, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 29 settembre 2016 presso la prestigiosa sede universitaria locale di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine, Istituzioni e società, alla promozione di autonomie civiche articolate e partecipate, anche attraverso una rigenerazione delle Circoscrizioni rionali, connessa a rinvigorimento dei comitati di quartiere preposti alla valorizzazione del territorio e con il sostegno ad un ampio ventaglio di opzioni partecipative, auspicabilmente virtuoso sviluppo in ambito urbano dell'iniziativa Agenda 21");
Rimembrando altresì la delibera dell'Arengo udinese suddetto arengumutini300919.1.1.1 "Esortazione in ordine a revisione politico-istituzionale e culturale-identitaria dei cosiddetti Consigli di Quartiere udinesi" del 30 settembre 2019 ("Titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale della cosmopolita grande metropoli alpino-adriatica di Aquileia, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 30 settembre 2019 presso la prestigiosa sede universitaria locale di Palazzo di Polcenigo o Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine a rivedere in senso democratico partecipativo-rappresentativo la nuova istituzione dei cosiddetti Consigli di Quartiere, oggi di nomina politico-amministrativa, e a ridisegnarne la ripartizione territoriale su basi storiche, attualizzando concettualmente anche un tradizionale sistema radiale-concentrico associante aree urbane e suburbane, alla stregua di quanto già avviene in seno alla citata assemblea arengaria, allo scopo di riproporre antichi legami in un quadro auspicato di consolidamento culturale-identitario della comunità cittadina. Con ciò si eleva fiera protesta per la mancata eppure promessa considerazione delle pregresse istanze arengarie in materia di autonomie civiche articolate e partecipate");
Concordando specificamente sul punto B del documento programmatico "Europa Aquileiensis" dell'8 maggio 2018, rivolto agli allora candidati sindaco della Città di Udine, punto richiamante sostanzialmente a politico "accreditamento e supporto dell'iniziativa spontanea, sommamente incarnata in questi ultimi anni dall'arengo civico comunale autorifondato, massimo istituto partecipativo della storia udinese, rimontante al tempo del Patriarca Bertrando", nell'auspicio altresì che il Comune si faccia carico di "promuovere capillarmente nonché di avallare virtuose pratiche partecipative anche a livello rionale/frazionale, eco di antichi quintieri e vicinie della tradizione comunale locale, originariamente improntata a principi di orgoglioso microfederalismo. L'avanzamento della riflessione avviata in tema di partecipazione porta senz'altro 'Europa Aquileiensis' a vincolare ogni rivendicazione di sistema partecipativo ad un proponimento di ottimizzazione del senso civico, di promozione di un'educazione alla convivenza civile, formante essa stessa lata partecipazione responsabile. Ciò posto, il Coordinamento (Europa Aquileiensis) si dichiara, per tradizione Fogolâr Civic, propugnatore anche del principio di 'sicurezza partecipata' ovvero affidata a responsabile concorso della cittadinanza";
CENTRALITÀ EUROREGIONALE
Richiamando anche la delibera popolare dell'Arengo udinese arengumutini290916.17.6.2 "Esortazione in ordine alla promozione dell'identità di una Udine 'Nuova Aquileia'" del 29 settembre 2016 ("Titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale della cosmopolita grande metropoli alpino-adriatica di Aquileia, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 29 settembre 2016 presso la prestigiosa sede universitaria di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine alla promozione di un'identità del capoluogo friulano inteso come 'Nuova Aquileia', ribadendo la centralità europea dell'antica metropoli aquileiese e in successione diretta quella della sua filiazione locale, con assunzioni di responsabilità conseguenti in materia di promozione dei dati orientanti verso tali concetti");
Convergendo sul punto C del programma politico-amministrativo di "Europa Aquileiensis" 2018, inerente a "recupero culturale di una centralità udinese in ambito euroregionale ai fini di una proficua ricollocazione della città nel quadro internazionale venuto a configurarsi nel corso degli ultimi decenni. Una centralità che si crede vada innanzitutto sviluppata attraverso la formalizzazione di mirati gemellaggi storico-culturali a ricostituire la rete di legami transfrontalieri che fu di Aquileia prima e di Udine, sua erede, poi; una rete di località e territori, compresi tra i laghi Maggiore e Balaton, tra Danubio o Drava e Adriatico, spiritualmente o temporalmente connessi, anche in posizione eminente, al grande Patriarcato che unì, sotto le proprie insegne, non pochi dei popoli della Mitteleuropa. L'antica formula del gemellaggio potrebbe, inoltre, essere strumento per ricostruire una rete friulana di comunità raccordate da Udine, in funzione utile a rafforzamento e ridefinizione potenzialmente autodeterminata di una compagine Friuli concreta, cosciente ed attiva sulla scena politico-amministrativa e non solamente";
OGGI, sabato 8 aprile 2023, a Udine,
concordando fondamentalmente sulla necessità di
RINVIGORIRE in termini INCLUSIVI e PARTECIPATIVI
un'IDENTITÀ=COMUNITÀ cittadina
RADICATA e APERTA
il candidato Sindaco di Udine prof. Alberto Felice De Toni, per se e per la sua coalizione,
&
il prof. Alberto Travain, coordinatore di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis",
SOTTOSCRIVONO ALLEANZA POLITICA
per il prossimo ballottaggio e consiliatura entrante
INTORNO AI TEMI SUDDETTI
sinteticamente così enumerati
1
UDINE, CITTÀ DEI QUINTIERI:
RIFORMA IDENTITARIA E AMMINISTRATIVA RADIALE(-CONCENTRICA) DELLA COMUNITÀ CITTADINA
a otto secoli dalla sua fondazione
1223-2023
2
UDINE, ATENE DEL FRIULI:
RICONOSCIMENTO E SVILUPPO DI PRATICHE (DELIBERANTI) DI DEMOCRAZIA DIRETTA
3
UDINE, NUOVA AQUILEIA:
ATTUAZIONE DI POLITICHE (CULTURALI E NON SOLO) DI RACCORDO EUROREGIONALISTA
prof. Alberto Felice De Toni
candidato Sindaco di Udine con sua coalizione
prof. Alberto Travain
coordinatore Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis"
Udine, 8 aprile 2023