“Saremo civico 'convitato di pietra', paladino di un popolo sovrano disperso e silente!"

17.04.2023

A Udine il fogolarismo di Travain si ritira dalle lotte di fazione in cui punto d'onore l'aveva trascinato l'atteggiamento sprezzante del ricusato sindaco Fontanini rivelatosi poi non peggiore di quello dell'odierno Primo Cittadino locale: "Andremo avanti per la nostra strada, affinché i cittadini abbiano un riferimento extraistituzionale per la loro coscienza di corpo civico sovrano! Non chiudiamo a nessuno le porte in faccia ma non andremo riverire nessuno! Saremo come 'Florean dal Palaç' sotto le finestre della Loggia del Lionello: osserveremo e giudicheremo!".

Allocuzione serale online in italiano e udinese il 17 aprile 2023, del coordinatore di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" prof. Alberto Travain, in chiusura della tornata elettorale cittadina che ha visto, in sede di ballottaggio, il "ribalton" del sindaco uscente di centrodestra prof. Pietro Fontantini e l'affermazione dello sfidante di centrosinistra prof. Alberto Felice De Toni. Appellandosi al voto di coscienza dopo infausto incontro preliminare con il futuro novello sindaco, che si contrapponeva al precedente Primo Cittadino, avversato dai fogolaristi innanzitutto per aver sminuito l'impegno civista, il movimento guidato da Travain ha lasciato liberi i propri elettori. Secondo il suo leader Fogolâr Politic non ha, quindi, né perso né vinto. "Un piês di chel altri" aveva definito alla fine i due contendenti, soprattutto in termini d'interlocuzione e considerazione adeguate nei riguardi dell'elemento civico, quello vero, molto diverso dalle piccole e grandi 'lobbies' associazionistiche, da certi 'baracconi' istituzionali. Fogolâr Politic, che pure si dice orgoglioso di aver contribuito al primo turno al successo elettorale della coalizione civica guidata dal dott. Ivano Marchiol, nei cui confronti la stima dei fogolaristi è senz'altro grande, non avvierà di propria iniziativa spontanea relazioni collaborative con la nuova Amministrazione, costituendosi, invece, presidio esterno, sociale, di piazza reale e virtuale, a difesa dei propri ideali di cittadinanza, di comunità, di partecipazione, di centralità, di "un popolo che conta in una città che conta", radicato e inclusivo. Non vi sarà neanche le formalità delle felicitazioni ufficiali ai nuovi "sorestants". Il fogolarismo di Travain si ritira, a Udine, delle lotte di fazione in cui punto d'onore l'aveva trascinato l'atteggiamento sprezzante di Fontanini e ritorna, sotto le bandiere del Fogolâr Civic, ad un movimentismo culturale civista che non risparmierà comunque, se del caso, le debite bordate a Palazzo D'Aronco, incarnandosi nell'immagine di quel "Florean dal Palaç", Ercole civista, cittadino di pietra che, arcigno, osserva la Loggia del Lionello, sede del Consiglio municipale. "Non ci contrapporremo tanto per fare ma seguiremo la nostra strada: nostro scopo resterà quello di contribuire a formare un popolo non suddito dei palazzi in cui su di esso si esercita il potere e soprattutto cosciente delle sue alterità e dignità rispetto a governanti e amministratori! Questo è il senso civico più vero e libero. Per questo ci siamo sempre battuti e ci batteremo, nel solco del mito di una Udine sognata 'Atene del Friuli'! 'Di bessôi' insieme, come cittadini!": così il tribuno fogolarista Travain.   

Fogolâr Politic
Tutti i diritti riservati 2022
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia