L’artista popolare Picilli nel ricordo dei fogolaristi udinesi

Il coordinatore prof. Travain ha rievocato in una nota i rapporti con lo scomparso scultore dei Rizzi nel giorno delle esequie: "Le sue opere sul territorio obbligheranno Udine non dimenticarlo!"
"Un ricordo dell'ora scomparso scultore-fabbro udinese Renato Picilli non mancherà nemmeno tra i 'reduci' del movimento ultretrentennale da me guidato. Quando eravamo 'Academie dal Friûl' ovvero circolo universitario, nel 1999, fu io ad indicargli il dato iconografico che gli ispirò la dedica scultorea alla città di Cori, nel Lazio, idealmente allora gemellata con il Borgo Sole di Udine: si trattò di un'ala caricata di scaglione araldico, elemento presente a Porta Villalta come cimiero dei Savorgnan, beniamini storici del borghi udinesi e loro antica bandiera sociopolitica. Aveva molto rispetto della mia cultura e io della sua arte e della sua spontanea generosità. Si offese molto, ma impropriamente a mio avviso, quando, sempre liberalmente, nel 2002, per noi realizzò il trofeo del primo Premio Forum Utini alla tradizione commerciale cittadina: incidente stradale ciclistico comportò lieve ammaccatura della sua opera prima del conferimento però nessuno osò riferirglielo per timore reverenziale: si trattava, quella volta, di un cuore caricato dello stesso scaglione, evocazione di antica insegna dei commercianti del Mercatonuovo! Picilli: udinese e friulano diretto, burbero e accogliente, simpatico ed acre, rispettoso e irriverente verso il potere, pragmatico e idealista. Ai Rizzi, in fondo a quella Via Brescia non più come vent'anni or sono, quando la sua campagnola bellezza ornata da filari di gelsi non era ancora stata ignominiosamente stuprata, il ricordo di Renato Picilli – che lì risiedeva – forse non tramonterà presto. E non tramonterà dove una qualche sua opera ricorderà pur in modo sfuggente ad una località come tante di questo nostro Friuli e di questo Occidente superficiali il vissuto e la testimonianza di un uomo ed artista schiettamente popolare al crocevia d'Europa ed a cavallo tra due secoli e due millenni!". Così il prof. Alberto Travain, coordinatore del movimento civista udinese Fogolâr Civic / Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" oltreché presidente del vecchio Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", ha rievocato i rapporti con la figura del concittadino e scultore sig. Renato Picilli, dei Rizzi, scomparso il 7 aprile 2023: "Se ne va – si usa dire in questi casi – un pezzo di storia e di umanità della nostra Udine. In effetti, è così. Meno male che le sue opere sul territorio ci impediranno, almeno per un po', di dimenticarlo. 'Mandi', Renato e naturalmente grazie!".