Honsell con Fogolâr Politic per un Friuli Venezia Giulia comunità dopo sessant’anni

25.03.2023

L'ex Rettore e Sindaco udinese, in lizza per Open Sinistra FVG, ha ribadito ai fogolaristi friulani il suo impegno per unire la Regione non solo nel rispetto ma nella comunione delle peculiarità delle sue genti. Ciò ha confermato presso lo storico cippo di Tre Ponti, antico confine intraregionale, inveterato simbolo di divisione delle popolazioni oggi assunto a bandiera di riscatto e coesione.

Una comunità fondata sulla comunione delle differenze come varietà di una stessa storia, non sulla mera loro tutela separata e autarchica. A sessant'anni dalla sua attivazione, la Regione Friuli Venezia Giulia, mai sinora unita né in grado di dividersi, secondo il civismo fogolarista udinese, deve rafforzarsi come consorzio popolare autocosciente da Muggia a Sappada, perpetuando nel secolo XXI l'idea di una marca al crocevia dell'Europa.

"È un privilegio per me, insieme ai rappresentati del Fogolâr Politic, prendere un impegno forte per i prossimi cinque anni di legislazione: un impegno forte a favore della promozione dell'identità condivisa della nostra Regione. Qui, presso questo cippo, che rappresenta quella che anticamente era una frontiera tra le due parti, vogliamo riaffermare un principio d'inclusione e unione della nostra comunità. Questo che era un cippo che segnava distanza, diversità storica, diventi ora simbolo di unità! E perché è importante promuovere questa identità condivisa? Il Friuli Venezia Giulia ha una storia molto significativa, che affonda le radici nel Patriarcato di Aquileia e, soprattutto, nella sua storia, ha dimostrato l'importanza del ruolo dei cittadini e dunque del civismo. Udine – anche per la sua storia, legata alla Casa della Contadinanza e alla Contadinanza stessa – è la patria del civismo... Il Fogolâr Politic è un'espressione di civismo contemporaneo molto forte… E io, già nella scorsa legislatura, mi sono impegnato per potenziare tutti gli strumenti partecipativi affinché il popolo, forte anche della sua identità, possa esprimere in modo più facile, più diretto, il proprio punto di vista in quelli che sono anche i luoghi del potere legislativo, altrimenti ci troveremo sempre in situazioni in cui i cittadini avranno bisogno di unirsi in comitati, comitati che non riusciranno a venire ascoltati: che faranno fatica per raggiungere i vertici del potere. Invece è nostro progetto politico quello di far sì che ci siano nuovi strumenti – che possiamo chiamare quasi tribunizi – di partecipazione dei cittadini affinché ci possa essere un azzeramento della distanza tra cittadinanza e coloro che sono al servizio della cittadinanza nel ruolo di Amministratori…". Queste le parole del prof. Furio Honsell, candidato regionale anche del movimento civista oggi denominato Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", in lizza per Open Sinistra FVG a favore della presidenza del dott. Massimo Moretuzzo alla guida dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia.

Al Castello di Udine, presso il bastione "Unità dei Popoli" – ribattezzato in questi termini dai fogolaristi, nel 2018, ad un secolo dalla conclusione della Grande Guerra –, accanto al cosiddetto Cippo di Tre Ponti, antico confine tra i due principali tronconi storici della regione, quello occidentale e quello orientale, l'ex Rettore e Sindaco, poi Consigliere regionale, ha ufficialmente rinnovato l'impegno specifico richiestogli in materia identitaria da Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" e condiviso evidentemente in sede di programma dall'intera coalizione Moretuzzo, dichiarante "La regione che vogliamo… considera le diverse culture e identità un patrimonio da condividere ed uno strumento di virtuosa integrazione".

"Non si tratta più, quindi, di mere e separate tutela e valorizzazione delle peculiarità regionali – ha rimarcato soddisfatto l'udinese prof. Alberto Travain, coordinatore fogolarista – bensì della loro condivisione in un quadro d'insieme che altro non è che la sintesi di una frontiera di civiltà continentali e non solo". Fogolâr Politic aveva, infatti, chiesto esplicitamente una "trasformazione, dopo sessant'anni, di una Regione amministrativa composita in una comunità coesa, fondata non solo sull'unità ma sulla condivisione delle sue mille diversità oltreché su dati e radici comuni, a formare una coscienza regionale partecipe delle pluralità di un territorio da sempre crocevia di mondo, quindi laboratorio e auspicato esempio di affiatamento nella varietà". A tal proposito, la formazione aveva rinnovato "l'inveterata istanza di un'iniziativa sperimentale d'insegnamento curricolare nella Scuola dell'obbligo, in capo alla Regione, auspicabilmente da intitolarsi 'Identità regionale europea', volto a costruire interconoscenza ed adesione territoriali anche con richiami alle tradizioni d'interconnessione transfrontaliere".

Il tutto nel patto sottoscritto dal prof. Honsell il 10 febbraio 2023 con i rappresentanti fogolaristi. "Dunque, il tema forte – eppure sottaciuto in genere in sede di campagna elettorale – del rafforzamento se non persino della rifondazione o fondazione ex novo di una comunità regionale vera in un Friuli Venezia Giulia pur anche ibrido ma diffusamente poco consapevole delle sue radici accomunanti e distintive e poco capace di letture oltre al becero campanilismo od al più sradicato cosmopolitismo. Non una narrazione plurale comune su cui costruire un futuro affiatato bensì un mosaico sconnesso ed informe, che tale deve restare per farsi scacchiera funzionale a piccoli tornei da strapaese in cui classi dirigenti e clientele si confrontano sul campo di divisioni artefatte od estremizzate ad arte alla ricerca di fazioso consenso. Basta, finiamola con queste logiche da nullità e pensiamo davvero a reinventare, su ceppo solido, in chiave d'apertura europea e globale, una 'Patria del Friuli Venezia Giulia' – richiamo al ruolo ultramillenario di marca mitteleuropea – intesa come popolo, cosciente, orgoglioso oltreché inclusivo perché unito, forte e signore di se stesso!": queste le conclusioni tratte dal coordinatore di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" prof. Travain, che ha accompagnato il prof. Honsell in cima all'acropoli udinese, per una visita – già il 5 marzo 2023 – allo storico termine confinario cervignanese n. 67, frontiera friulana tra gli ottocenteschi due regni asburgici d'Illiria e Lombardo-Veneto e infine tra Italia ed Austria-Ungheria. Con il prof. Travain anche le commissarie direttive di Fogolâr Politic maestra Manuela Bondio e prof.ssa Renata Capria D'Aronco, la segretaria sig.ra Iolanda Deana, la decana sig.ra Milvia Cuttini e le attiviste sig.ra Marisa Celotti, dott.ssa Maria Luisa Ranzato e sig.ra Paola Taglialegne, in rappresentanza della militanza.  


 

 

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