“Dare radici al futuro di Udine”: patto tra Marchiol e Fogolâr Politic

23.03.2023

Firmato, nel cuore della città friulana ottocentenaria, un accordo programmatico-elettorale tra il giovane candidato civista ed il movimento fogolarista guidato da Travain: "Vogliamo una Udine popolo che conta in una città che conta!".

"Sono felice di questo patto assieme a Fogolâr Politic perché è un patto che vuole ragionare su Udine partendo dalle sue radici per portarla nel futuro": così, giovedì 23 marzo 2023, il candidato sindaco del capoluogo storico friulano dott. Ivano Marchiol, alla guida di una coazione integrante le liste "Spazio Udine", "MoVimento 5 Stelle" e "Udine Città Futura", in ordine all'intesa programmatico-elettorale sottoscritta in serata con Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", ai tavoli della centralissima osteria "Ambarabà" di Via Mercatovecchio, nel cuore antico della città quest'anno ottocentenaria.

Gli ha fatto eco il coordinatore fogolarista prof. Alberto Travain: "Noi alla fresca e positiva esperienza della mobilitazione attorno a Ivano Marchiol vogliamo portare l'autorevolezza della storia di un trentennio di civismo culturale udinese, che si concretizza in tre istanze che il nostro 'Sindic' – il nostro candidato Marchiol – ha condiviso in maniera sincera. Ebbene, noi, in questi trent'anni, volevamo e vogliamo una Udine popolo innanzitutto: una Udine comunità, una Udine che esiste in quanto comunità, innanzitutto comunità, perché c'è estremo bisogno di comunità. Essere comunità rende gli individui più sicuri. E volevamo una Udine popolo che conta – secondo punto – e quindi la partecipazione popolare, quindi la democrazia diretta, tradizioni antichissime e gloriose che legano questa nostra Udine al passato medievale del Patriarcato di Aquileia ma anche a tradizioni ancor più remote che sono quelle della grande civiltà greca, democratica, di Atene. E volevamo e vogliamo una Udine che conta: un popolo che conta – meglio – in una città che conta. Una città che conta non soltanto sullo scenario friulano. La battuta, la chiacchiera spesso, la retorica della Capitale del Friuli… No! Udine non ha le carte soltanto per essere la Capitale del Friuli! Udine è la nuova Aquileia! Ottocento anni fa questa città è nata per essere nuova Aquileia, quindi l'erede di quelle grandi funzioni che la prima metropoli della Mitteleuropa ha avuto in questa parte del nostro continente. Ecco allora il contributo di questa città come raccordo di quelli che sono stati, di quelli che sono, i nostri popoli. Questo noi, queste istanze, quest'esperienza, questo futuro e questo passato li affidiamo nelle mani del nostro candidato Ivano Marchiol!".

Presenti alla sigla del patto – sottoscritto su una bandiera di quintiere udinese bianconera profilata di rosso, storico simbolo fogolarista e richiamo a gloriose tradizioni politiche e difensive degli originari rioni comunali – anche le due commissarie direttive del movimento Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", maestra Manuela Bondio e prof.ssa Renata Capria D'Aronco.

A seguire, il testo integrale dell'accordo.

PATTO

IVANO MARCHIOL

CANDIDATO SINDACO DI UDINE

+

FOGOLÂR POLITIC

"EUROPA AQUILEIENSIS"

Udine, 23 marzo 2023

Rilevando significativi punti di convergenza tra gli indirizzi e le tradizioni dell'ultratrentennale movimento civista "fogolarista" udinese rappresentato ora in campo politico dal sodalizio Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", guidato dal prof. Alberto Travain, e le linee programmatiche della coalizione a sostegno del candidato Sindaco di Udine dott. Ivano Marchiol, convergenza che piace considerare anche non estranea alla proficua condivisione di un illustre e compianto sodale del calibro dell'intellettuale arch. Americo Cherici, scomparso recentemente ed improvvisamente;

Ritrovando nel manifesto generale di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis" del 9 dicembre 2022 il sogno affratellante di "una Udine paradigma civico del Friuli, 'Atene' regionale; laica e democratica erede del mito metropolitano anche internazionale di Madre Aquileia e 'federazione' identitaria di Quartieri, borghi e frazioni, nel solco delle sue migliori tradizioni inclusive e partecipative di cittadinanza ed autogoverno, sublimate da insuperati istituti di democrazia sostanziale diretta come l'Arengo popolare, riproposto oggi dal nostro civismo";

IDENTITÀ RADIALE

Riscontrando nel programma Marchiol 2023 (pag. 2) l'orizzonte condiviso di una "crescita comune della conoscenza dei valori identitari della città" propedeutica ad una "visione del futuro della città" stessa, "basata sulla conoscenza del suo passato e del suo presente";

Condividendo segnatamente, in linea di principio, l'enunciazione del programma Marchiol (pag. 3) secondo cui "immaginare la città del domani implica una riflessione seria sul passato e sul presente dei nostri centri abitati" nella convinzione che "il modo migliore per intendere la nostra città è superare l'inutile contrapposizione tra centro e periferia e valorizzare una città dei quartieri intesi come luoghi di vita che devono recuperare la dimensione di centri".

Ricordando per affinità anche la delibera popolare dell'Arengo udinese arengumutini290916.16.5.2 "Esortazione in ordine alla promozione di un rispetto istituzionale dell'identità dei luoghi" del 29 settembre 2016 ("Titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale della cosmopolita grande metropoli alpino-adriatica di Aquileia, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 29 settembre 2016 presso la prestigiosa sede universitaria locale di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine, Istituzioni e società, alla promozione di un rispetto istituzionale dell'identità dei luoghi, con particolare riguardo a momenti e sedi della progettazione e della gestione urbanistiche, accennandosi contestualmente al caso della nuova pavimentazione di Via Mercatovecchio e alla necessità di una lettura attenta delle relazioni esistenti tra elementi del territorio, sottolineando come una seria progettualità per il Centro Storico cittadino debba passare senz'altro attraverso un riconoscimento dello stesso quale nodo vitale la cui sistemazione può incidere proficuamente anche sull'auspicato recupero di una concezione di Udine come 'Nuova Aquileia' in un ampio contesto internazionale, eventuale svolta nelle modalità di governo del territorio, affrancate da sottoculture affaristiche e burocratiche che sottraggono vitali spazi a una cultura della progettazione e della partecipazione civica"), delibera proposta proprio dal compianto arch. Cherici;

Convergendo sul punto A.3 del documento programmatico "Europa Aquileiensis" dell'8 maggio 2018 ("programmare e sviluppare per gradi un pluriennale processo di ricognizione, coscientizzazione ed infine autodeterminazione identitaria delle possibili articolazioni territoriali del Comune di Udine, processo teso a un'attualizzazione partecipata del tessuto comunitario storico d'ambito udinese, iniziativa da realizzarsi attraverso varie iniziative d'ascolto ed informazione culturale, sino a consultazione referendaria in ordine ai quadri elettivi odierni d'appartenenza rionale/frazionale, da supportarsi anche con confacente segnaletica toponomastica e recuperabili, in seguito, ai fini di un'auspicata rivisitazione di una qualche forma di ordinamento circoscrizionale, possibilmente recuperante, in via privilegiata, la tipologia dello schema radiale degli originari 'quintieri' politico-militari della Udine dei Patriarchi, integranti spicchi di città e suburbio");

Rimembrata, a tal proposito, delibera ordinamentale del succitato Arengo udinese arengumutini290915.1.1.1.1 del 29 settembre 2015, adottante, a scopi assembleari, una "rinnovata suddivisione di Udine 'per quinterios' (Quintieri / Cuintîrs) ovvero in circoscrizioni aggreganti quartieri centrali e periferici tradizionalmente riferite al tempo del patriarca aquileiese Bertrando di Saint Geniès (sec. XIV), sommariamente ispirata a storiche ripartizioni civili ed ecclesiastiche cittadine", delibera integrata anche da specifica terminazione territoriale;

Ricordato come, in Età contemporanea, detti "quintieri", intesi quali ambiti di presidio civista, rimontino alla breve esperienza del sodalizio Union Furlans di Udin del 1993, tappa della vicenda del fogolarismo civile udinese, anticipati soltanto da omonime compagini ludico-agonistiche nel quadro della Quintana di Udine del 1962 e variamente ripresi e rivisitati poi dal movimento Academie dal Friûl - Fogolâr Civic che ne trasferì, nel 2015, nozione all'Arengo autorifondato;

PARTECIPAZIONE ARTICOLATA

Rilevando il tema della partecipazione – propriamente da intendersi come momento civico popolare propositivo e deliberante anche se non per forza con valore cogente nei confronti di rappresentanze istituzionali decisionali sovraordinate – quale distinto tratto diffuso nel quadro del programma Marchiol (passim);

Ripensando all'istanza 1 "Democrazia partecipativa: rifondare l'Arengo cinquecento anni dopo la sua abolizione" nel capitolato comunale udinese "Fogolâr Civic" del 7 aprile 2013, sottoposto allora ai candidati Sindaco, istanza indirizzata a "sviluppare periodiche pratiche di partecipazione civica collegiale autodeterminata, propositiva e deliberativa quantunque giuridicamente non vincolante, da integrarsi nell'ordinamento municipale, 'tant a dî tornâ a vê une ponte di ce che al jere il Renc citadin pastanât dal Patriarcje Beltram e abulît cinccent agns indaûr'";

Ricordando anche la delibera popolare dell'Arengo udinese arengumutini290916.11.1.1 "Esortazione in ordine alla promozione di autonomie civiche articolate e partecipate" del 29 settembre 2016 ("Assumendo l'orizzonte partecipativo come supremo indirizzo da perseguire in democrazia quando dominato da proficui e positivi scopi e registrando varia e diffusa istanza in tale direzione procedente dalla società civile e prospettante nuovi patti urbani centrati su protagonismo e buone pratiche di cittadinanza, titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale di peculiari tradizioni civiche di articolazione e partecipazione, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 29 settembre 2016 presso la prestigiosa sede universitaria locale di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine, Istituzioni e società, alla promozione di autonomie civiche articolate e partecipate, anche attraverso una rigenerazione delle Circoscrizioni rionali, connessa a rinvigorimento dei comitati di quartiere preposti alla valorizzazione del territorio e con il sostegno ad un ampio ventaglio di opzioni partecipative, auspicabilmente virtuoso sviluppo in ambito urbano dell'iniziativa Agenda 21");

Rimembrando altresì la delibera dell'Arengo udinese suddetto arengumutini300919.1.1.1 "Esortazione in ordine a revisione politico-istituzionale e culturale-identitaria dei cosiddetti Consigli di Quartiere udinesi" del 30 settembre 2019 ("Titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale della cosmopolita grande metropoli alpino-adriatica di Aquileia, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 30 settembre 2019 presso la prestigiosa sede universitaria locale di Palazzo di Polcenigo o Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine a rivedere in senso democratico partecipativo-rappresentativo la nuova istituzione dei cosiddetti Consigli di Quartiere, oggi di nomina politico-amministrativa, e a ridisegnarne la ripartizione territoriale su basi storiche, attualizzando concettualmente anche un tradizionale sistema radiale-concentrico associante aree urbane e suburbane, alla stregua di quanto già avviene in seno alla citata assemblea arengaria, allo scopo di riproporre antichi legami in un quadro auspicato di consolidamento culturale-identitario della comunità cittadina. Con ciò si eleva fiera protesta per la mancata eppure promessa considerazione delle pregresse istanze arengarie in materia di autonomie civiche articolate e partecipate");

Concordando specificamente sul punto B del documento programmatico "Europa Aquileiensis" dell'8 maggio 2018, rivolto agli allora candidati sindaco della Città di Udine, punto richiamante sostanzialmente a politico "accreditamento e supporto dell'iniziativa spontanea, sommamente incarnata in questi ultimi anni dall'arengo civico comunale autorifondato, massimo istituto partecipativo della storia udinese, rimontante al tempo del Patriarca Bertrando", nell'auspicio altresì che il Comune si faccia carico di "promuovere capillarmente nonché di avallare virtuose pratiche partecipative anche a livello rionale/frazionale, eco di antichi quintieri e vicinie della tradizione comunale locale, originariamente improntata a principi di orgoglioso microfederalismo. L'avanzamento della riflessione avviata in tema di partecipazione porta senz'altro 'Europa Aquileiensis' a vincolare ogni rivendicazione di sistema partecipativo ad un proponimento di ottimizzazione del senso civico, di promozione di un'educazione alla convivenza civile, formante essa stessa lata partecipazione responsabile. Ciò posto, il Coordinamento 'Europa Aquileiensis' si dichiara, per tradizione Fogolâr Civic, propugnatore anche del principio di 'sicurezza partecipata' ovvero affidata a responsabile concorso della cittadinanza";

CENTRALITÀ EUROREGIONALE

Considerato come il suddetto programma Marchiol (pag. 2) tenda ad inquadrarsi "organicamente in una visione del futuro della città, basata sulla conoscenza del suo passato e del suo presente, che sul piano politico punta all'esercizio effettivo e vantaggioso del ruolo di capoluogo per tutto il territorio, portando a compimento le ragioni che ne hanno motivato l'origine nel XIII secolo", riconoscendo in tale ruolo "un dovere e un diritto… che le provengono dalla dimensione europea assunta fin dall'origine dello sviluppo urbano avviato per la Nuova Aquileia-Udine dal patriarcato di Aquileia nel Medioevo";

Richiamando anche la delibera popolare dell'Arengo udinese arengumutini290916.17.6.2 "Esortazione in ordine alla promozione dell'identità di una Udine 'Nuova Aquileia'" del 29 settembre 2016 ("Titolare della Capitale del Friuli Storico ed erede morale della cosmopolita grande metropoli alpino-adriatica di Aquileia, la cittadinanza udinese, riunita in arengo il 29 settembre 2016 presso la prestigiosa sede universitaria di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, esorta Sindaco, Giunta e Consiglio del Comune di Udine alla promozione di un'identità del capoluogo friulano inteso come 'Nuova Aquileia', ribadendo la centralità europea dell'antica metropoli aquileiese e in successione diretta quella della sua filiazione locale, con assunzioni di responsabilità conseguenti in materia di promozione dei dati orientanti verso tali concetti";

Convergendo sul punto C del programma politico-amministrativo di "Europa Aquileiensis" 2018, inerente a "recupero culturale di una centralità udinese in ambito euroregionale ai fini di una proficua ricollocazione della città nel quadro internazionale venuto a configurarsi nel corso degli ultimi decenni. Una centralità che si crede vada innanzitutto sviluppata attraverso la formalizzazione di mirati gemellaggi storico-culturali a ricostituire la rete di legami transfrontalieri che fu di Aquileia prima e di Udine, sua erede, poi; una rete di località e territori, compresi tra i laghi Maggiore e Balaton, tra Danubio o Drava e Adriatico, spiritualmente o temporalmente connessi, anche in posizione eminente, al grande Patriarcato che unì, sotto le proprie insegne, non pochi dei popoli della Mitteleuropa. L'antica formula del gemellaggio potrebbe, inoltre, essere strumento per ricostruire una rete friulana di comunità raccordate da Udine, in funzione utile a rafforzamento e ridefinizione potenzialmente autodeterminata di una compagine Friuli concreta, cosciente ed attiva sulla scena politico-amministrativa e non solamente";

 OGGI, giovedì 23 marzo 2023, a Udine, in Mercatovecchio 11, ai tavoli dell'osteria "Ambarabà", alle ore 21,

il candidato Sindaco di Udine dott. Ivano Marchiol, per se e per la sua coalizione,

&

il prof. Alberto Travain, coordinatore di Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis",

SOTTOSCRIVONO ALLEANZA POLITICA

per le prossime elezioni comunali udinesi e consiliatura entrante

INTORNO AI TEMI SUDDETTI

e sinteticamente così enumerati

1

UDINE, CITTÀ DEI QUINTIERI:

RIFORMA IDENTITARIA E AMMINISTRATIVA RADIALE(-CONCENTRICA) DELLA COMUNITÀ CITTADINA

a otto secoli dalla sua fondazione

1223-2023

2

UDINE, ATENE DEL FRIULI:

SVILUPPO DI PRATICHE (DELIBERANTI) DI DEMOCRAZIA DIRETTA COMUNALE E RIONALE

3

UDINE, NUOVA AQUILEIA:

ATTUAZIONE DI POLITICHE (CULTURALI E NON SOLO) DI RACCORDO EUROREGIONALISTA

dott. Ivano Marchiol candidato Sindaco di Udine con sua coalizione

    prof. Alberto Travain coordinatore Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis"

Udine, Mercatovecchio 11, 23 marzo 2023

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