Da Udine per rendere omaggio alla storia di Gorizia

Il Fogolâr Civic nel capoluogo isontino per ricordare il Conte Leonardo, l'avvento degli Asburgo e la Rivolta dei Tolminotti. Il coordinatore fogolarista prof. Travain: "Siamo orgogliosi come udinesi di compiere un gesto di fratellanza volto ad unire nella pluralità una Regione varia e divisa!".

A ridosso dell'anniversario della fine dell'indipendenza goriziana e dell'avvento di Casa d'Austria nel area orientale del Friuli Venezia Giulia, il movimento civista udinese Fogolâr Civic / Fogolâr Politic "Europa Aquileiensis", capitanato dal prof. Alberto Travain, ha voluto rendere omaggio alla storia dell'antica Contea di Gorizia con una visita, nella cattedrale isontina, al cenotafio del Conte Leonardo, mausoleo dell'ultimo dinasta locale cui subentrò, il 12 aprile 1500, il dominio degli Asburgo, cui tanto deve la città sull'Isonzo: "Questo è un monumento – ha detto Travain – che costituisce, con la sua araldica internazionale, un biglietto da visita, una vera carta d'identità, della realtà goriziana storica, realtà che nel 2025 sarà a buon titolo capitale culturale europea!". Un omaggio anche alla storia civica del comprensorio, con una sosta commemorativa presso la Colonna di Sant'Ignazio, sulla "Plaza Granda" ovvero "Travnik", nel ricordo della Rivolta dei Tolminotti del 1713, che nell'aprile dell'anno successivo proprio lì ebbe il suo efferato epilogo con il supplizio dei tribuni ribelli alle angherie degli esattori del tempo. Nella delegazione fogolarista, oltre al coordinatore Travain, anche leattiviste sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Paola Taglialegne, oltre al vessillifero popolare della Friulanità, sig. Gianfranco Passone. "Ci rendiamo conto di quanto sia inusuale e nobilissimo che da Udine spontaneamente muova una delegazione civica per rendere omaggio a una storia altrui: 'altrui' si fa per dire poiché chiaramente quella goriziana si intrecciata, nel bene e nel male, da sempre anche con quella udinese, pur non di rado su fronti avversi. Di questo 'bel gesto' siamo orgogliosi. È su queste cose che può fondarsi un'idea di fratellanza regionale vera, nel rispetto e nella condivisione di un'identità molteplice!" ha commentato il leader fogolarista udinese.
